Iniziare una psicoterapia con una diagnosi accurata

Una diagnosi accurata per iniziare una  Psicoterapia.

 

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento terapeutico o di sostegno è importante capire con accuratezza la natura del problema presentato dal paziente.

Per questo motivo i primi colloqui sono finalizzati ad una valutazione psicodiagnostica. Quindi, alla raccolta di informazioni sia sulla storia personale e medica, sia sulla sintomatologia di chi richiede l’intervento terapeutico.

L’obiettivo della diagnosi non è quello di dare un’etichetta alla problematica portata dal cliente.

La diagnosi serve per capire le aree di potenzialità della persona, fare più chiarezza e aver diretto accesso alle sue risorse e con lui poter decidere quale intervento sia il più indicato.

Un corretto processo di valutazione, quindi, prevede la formulazione di una diagnosi da parte del clinico, ossia l’identificazione del disturbo di cui soffre il paziente.

  1. La psicodiagnosi serve tanto allo psicologo che al cliente perché permette di comprendere meglio la totalità della persona. In tutta la sua complessità: nei suoi punti di forza, risorse, aree problematiche e deficit.
  • L’obiettivo della psicodiagnosi è quello di avere una visione globale della personalità del paziente, per orientarsi più facilmente nel suo mondo interiore.
  • Volendo fare un paragone sarebbe come camminare per una città dopo averne studiato la mappa. Lo sforzo diagnostico è quello di trovare la terapia utile per quella persona. Non per il sintomo che presenta il cliente ma perché lui è storicamente e strutturalmente organizzato in un certo modo.

 

 2. Un’adeguata valutazione del problema del paziente consente di capire:

  • Il tipo di disturbo presentato e la gravità con cui si manifesta.
  • Quanto la sintomatologia del disturbo interferisce sul funzionamento affettivo, sociale e lavorativo della persona.
  • Se è possibile delineare un programma di trattamento adeguato al problema ed, eventualmente, che tipo di trattamento intraprendere.

 

3. Di solito la conoscenza della propria diagnosi aiuta il paziente a comprendere meglio che cosa sta succedendo e lo rassicura, poiché si rende conto che ciò di cui soffre è un fenomeno circoscritto, conosciuto e curabile.

La formulazione della diagnosi, inoltre, consente al terapeuta di seguire dei protocolli per la cura di quello specifico disturbo, incrementando così la probabilità che il trattamento risulti efficace.
La valutazione psicodiagnostica è un processo complesso dal momento che diversi disturbi possono presentare la medesima sintomatologia.

Lo studio di  Psicoterapia della Dott.ssa Gussoni Nicoletta ha messo a punto una procedura di valutazione psicodiagnostica che prevede:

  • un primo colloquio clinico
  • la somministrazione di strumenti psicodiagnostici standardizzati

 

 

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