Quando le decisioni creano angoscia

Occorre guardare i propri lati oscuri e le decisioni arriveranno da sole

I primi colloqui sono fondamentali per valutare le motivazione personali. Spesso i pazienti  vengono  in terapia con l’idea di farsi aiutare a non soffrire, a superare un problema, ma senza cambiare niente del proprio atteggiamento mentale e quindi della loro vita. “Desiderare il nuovo, ma non voler cambiare nulla.. Bramare una relazione appagante, ma subire  le lusinghe della vita comoda accanto al ragazzo o al marito che pensi di non amare più… Voler prendere in mano la propria vita, ma non sopportare lidea di deludere i propri genitori.”

 Non siamo la persona che crediamo e nemmeno quella che vorremmo essere. Proviamo invece a dirci che credevamo di non poter rimanere accanto una persona che non amiamo più, invece ci accorgiamo che lo sappiamo fare. Magari credevamo anche di non poterci innamorare di un altro, invece è accaduto.

 Non si tratta di tragedie, in verità ogni volta che scopriamo un lato nuovo di noi, è una buona giornata, anche se quello che scopriamo non ci piace.

 I lati “ombra” direbbe Jung, sono indispensabili per trovare la vera luce, cioè la direzione che dobbiamo imprimere alla nostra vita. Occorre entrare nelle tenebre, come fece Dante nella Divina Commedia, per ritrovarci e rinascere, quando siamo in crisi. Il Sommo poeta iniziò la sua grande opera perché stava perdendo la fede e per un uomo del suo tempo era un enorme problema.

 Occorre chiederci quale fede stiamo perdendo?

Forse stiamo perdendo la fede nell’immagine che vogliamo dare al mondo: di una persona perbene, che ha una relazione stabile, che non fa soffrire nessuno, orgoglio di mamma e papà. Si tratta di una visione infantile di se stessi, che ammette solo le presunte qualità e nega i difetti. 

Qualsiasi visione manichea ci sta ingabbiando e ci rende incapaci di qualunque decisione. Rischia di farci perdere tutto ed è forse questo ad angosciarci maggiormente.

 La soluzione non sta nella decisione. 

  • Si tratta di contemplare le infinite contraddizioni che albergano nel nostro animo lasciandole esattamente così come sono. 
  • Non c’è da scegliere, da migliorare, da diventare più forti, sicuri. 
  • Occorre osservare con occhio aperto il mondo interno, la selva scura di Dante… Attendere che le parti che ci compongono, ora in lotta, smettano di guardarsi in cagnesco e comincino a parlarsi.
  •  Non si può farlo se continuiamo a pensare di dover scegliere la prima strada del bivio o la seconda. 
  • Se ci fermiamo e contempliamo, tutto andrà posto da sé.
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