Quando l’ansia diventa una normalità.

Impariamo a riconoscerla: ci aiuterà a riportarci in asse. 

Esiste un tipo di ansia sottile, cronica, che si confonde con il normale umore. Non viene quasi mai considerata ma è presente nella vita di molte persone .

  1. Ansia costante, fastidiosa, cronica, che vive sotto traccia per lungo tempo e apparentemente senza un motivo. 
  2. Un’ansia insidiosa, che sfugge alle classificazioni e alle diagnosi, innanzitutto perché chi la vive sembra essere abituato alla sua presenza e quindi non si allarma e non la segnala al medico. 
  3. Come se facesse parte della sua vita, quasi invisibile, eccetto in alcuni momenti nei quali di colpo si rende conto che invece esiste, ed è una presenza davvero scomoda. 

Facciamo un esempio: ” stai facendo la spesa in un market dove c’è poca gente e non hai alcuna fretta, in uno stato in apparenza tranquillità .Mentre aspetti alla cassa, ti accorgi allimprovviso di essere in ansia: la muscolatura è tesa,  sembra che debba cadere qualcosa che devi fare in fretta  o che qualcuno ti stia aspettando, anche se non è così. Non è un attacco dansia vero proprio, bensì uno stato dansia di cui ti rendi conto in quel momento. Altra scena sei con familiari o amici in una situazione conviviale tranquilla, in assoluta serenità. Ma un certo punto ti accorgi di una tensione interna, come una preoccupazione, come se ci fossero chissà quali problemi da affrontare, anche se in realtà non è così.

Consideriamo, che quest’ansia non arriva all’improvviso, ma è già presente. Se sei impegnato non la senti, mentre se sei in disimpegno, te ne accorgi. Implica una costante tensione emotiva di medio bassa intensità, che non ha bisogno di crisi acute per far sentire il suo messaggio. 

  • Sta segnalando un malessere, un fastidio.
  • Percepisci la fatica anche quando non dovresti farne, ti fa sentire preoccupato anche quando non lo sei. 
  • Sembra mandare in scena una sorta di scomodità, una postura psichica inadatta, un atteggiamento mentale sbagliato. 
  • Come se non riuscissi a stare nel presente, goderti il momento e rilassarti. 

Ritrova il tuo presente.

Come se ci fosse una discrepanza tra ciò che sei e ciò che riesci a essere, la tensione psicofisica esprime questa difficoltà posturale. 

  • Quest’ansia indica la modalità con cui stai affrontando la quotidianità, ti fa essere teso, scomodo, insicuro. 
  • Ti impedisce di essere a tuo agio lì dove ti trovi. Questo perché non sei concentrato
  • Sei troppo avanti col pensiero, proteso verso obiettivi futuri, in costante atteggiamento anticipatorio. Oppure sei troppo indietro, la rincorsa di parti di te che stai cronicamente trascurando, in costante atteggiamento di recupero. 
  • Ti manca, quindi un baricentro temporale: o troppo avanti o troppo indietro, ma il più delle volte tutte e due. Ciò che lasci indietro  andando troppo avanti, ma non riesce ad andare bene avanti perché ci sono cose rimaste indietro. 
  • Quindi un circolo vizioso che deve essere spezzato. Il baricentro va riportato nel presente. 

Scopriamo così che questa forma dansia un motivo ce lha, ed è anche molto raffinato: esprime un disequilibrio sottile, non spettacolare, ma proprio per questo difficile da vedere. Possiamo dire che senza questa tensione, forse non ci accorgeremo di nulla.

 Riscopri cosa conta per te

Quest’ansia scomoda, perciò è frutto della sapienza del sistema nervoso, che coglie la situazione interiore e di conseguenza, tende i muscoli come se il corpo fosse tirato un po’ avanti e un pò indietro. Dando come risultato una rigidità posturale che bene imita la controversa dinamica psichica.

  1. L’ascolto attento del sintomo, ancora una volta, ci aiuta a capire quello che sta succedendo e a impostare un orientamento terapeutico, rivolto verso un miglioramento della qualità della vita soprattutto della vita mentale.
  2. Dobbiamo fare un’attenta ricognizione della nostra scala di priorità e dell’attribuzione di significato agli eventi, perché evidente che esista ormai da tempo, un certo disordine. 
  3. Scopriremo, con una certa sorpresa, che nel nucleo più profondo di questo sintomo c’è una richiesta ancora più importante, quello di fare uno scatto nello sviluppo della personalità. 
  4. Percepire meglio cosa siamo e cosa non siamo.
  5.  Godere non solo dei momenti ufficialmente belli, ma anche del semplice esistere, dei momenti anonimi. Proprio come fare la spesa, rilassarsi con gli amici stare senza far niente. Un’ansia preziosa che, se risolta, si trasforma in gioia di vivere. 
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