La dott.ssa Gussoni Nicoletta , psicologa e psicoterapeuta, specializzata presso l’Istituto Riza di Milano, effettua colloqui per
- diverse forme di ansia, attacchi di panico, stress, depressione
- disturbi psicosomatici
- disturbi alimentari
- difficoltà relazionali e famigliari
Abbandoni, separazioni, fallimenti sentimentali, disagi esistenziali e disturbi psicosomatici a volte ci travolgono, così ricorriamo agli psicofarmaci con la speranza di salvezza. Ma non è fuggendo dal sintomo, o cercando di metterlo a tacere con le medicine, che possiamo risolvere il problema. Questi disagi racchiudono una gemma preziosa: è il grande sapere dell’anima che preme per farci realizzare la nostra vera natura, cioè il nostro essere diversi da tutti gli altri.
Guarire è sempre una rivelazione che orienta diversamente il corpo e il cervello. I nostri disagi non nascono dall’esterno, non sono una montagna da scalare con fatica. Non c’è alcun nemico da combattere, stiamo male perché ci siamo identificati in una mentalità che non ci appartiene. I disagi arrivano per romperla.
1. La psicoterapia non dà giudizi, osserva cosa si sta affacciando
Lo psicologo non da né giudizi e né consigli, non dice se occorre reagire o correggersi o migliorarsi, non è un motivatore né un confessore. La psicoterapia deve insegnare l’unica cosa che serve davvero nella vita: osservare ciò che accade dentro di se senza dare giudizi, senza volerlo cambiare, senza fare commenti. Questo atteggiamento è l’unico che lascia spazio alle forze misteriose e curative della vita per ritrovare il proprio benessere.
2. La psicoterapia non è il posto in cui si parla del passato
Se i dolori del passato diventano il solo oggetto dei nostri pensieri significa riattivarli. Continuare a riaprirli vuol dire renderli cronici. Ciò che conta accade nel presente. L’anima si autocura, sa attivare da sola i propri farmaci. Impara dalle ferite, ne ha bisogno per crescere. Nella psicologia moderna si è formata l’idea errata che il nostro benessere dipende dalla capacità di analizzare la nostra infanzia, la nostra storia, il nostro passato. Così l’attenzione viene portata esclusivamente sul proprio Io, sul lato esterno dell’anima, in grado di creare pensieri che non risolvono disagi e sofferenze ma spesso li complicano. Perdendo di vista quella misteriosa e eterna fioritura che abita la nostra profondità che sta realizzando la nostra unicità.
3. Una psicoterapia breve individualizzata
Come insegna la fisica contemporanea, ogni sguardo modifica la realtà osservata: la pretesa di conoscere le cause come fossero delle realtà immobili è assurda, ogni sguardo modifica la realtà osservata. Ogni volta che si vanno a cercare si attivano, creandole di nuovo. L’anima non ragiona in modo causale, l’anima produce sintomi psichici o fisici usando il linguaggio delle immagini, dei sogni, i canali percettivi e i sensi.