Quando chiedere una Psicoterapia di coppia?
Ogni coppia ha una sua specifica storia che va dalle prime fasi dell’innamoramento, fino alla costruzione di un vero e proprio progetto di vita. Eventi interni o esterni alla relazione di coppia possono generare elementi di crisi tali per cui può essere necessario un intervento professionale specifico.
L’obiettivo della psicoterapia di coppia:
- riavviare la comunicazione ed il confronto nella coppia, favorendo nei partners una relazione più produttiva attraverso la conoscenza, ridefinizione e ristrutturazione delle convinzioni sulla relazione.
La psicoterapia di coppia
modalità cognitivo proposta da A. Beck
- identifica sia le “idee irrazionali” che le “distorsioni cognitive” presenti in ciascun membro della coppia stessa,
- cercare di modificarne gli aspetti e gli effetti negativi;
- identifica i meccanismi involontari di autocondizionamento e di condizionamento che il comportamento dei coniugi mettono in atto, li “smaschera” e li ridefinisce;
- valuta le modalità di “attaccamento” di entrambi i coniugi e cerca di correggerne gli aspetti più “spaventati-e-spaventanti”;
- valuta quali “sistemi motivazionali interpersonali” sono attivi nelle sequenze di comportamento negative o problematiche;
- studia con attenzione le emozione messe in atto dalla coppia;
- punta ad identificare i significati che per ciascun coniuge hanno le sequenze ricorrenti nella loro vita di coppia;
- dopo aver identificato le aree di conflitto, cerca di aiutare le persone ad utilizzare i conflitti per capirsi meglio,
- insegnando loro diverse modalità, più cooperative e meno egocentriche, di gestione dei conflitti stessi.
Le quattro principali aree di conflitto di coppia che sono state identificate.
- decisioni da prendere;
- questioni economiche;
- rapporti sessuali;
- svaghi e attività del tempo libero;
- rapporti coi figli;
- rapporti con le famiglie d’origine.
- La psicoterapia cognitivo-comportamentale è nota come intervento a breve termine, ed è considerata particolarmente efficace per il suo metodo attivo e “direttivo”.
- Il terapeuta affianca la coppia nel processo di cambiamento ed i partners si impegnano a collaborare attivamente per il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Una buona coppia non è una coppia che non ha problemi ma è una coppia che ha imparato ad affrontarli e a ritrovare la fiducia reciproca. In grado diperfezionare sempre meglio la capacità di comunicare i bisogni e i sentimenti.
Quali sono le possibili cause dei disturbi sessuali nella coppia?
Nella stragrande maggioranza la difficoltà ad avere rapporti sessuali soddisfacenti non nasce da una malattia, ma da una sofferenza che riguarda le emozioni vissute nel rapporto sessuale. Corpo e psiche continuamente interagiscono e mai s’influenzano in modo separato l’uno dall’altro.
La crisi nella coppia, quando si evidenza a livello sessuale, segnala un problema affettivo che non riesce a farsi spazio nella coscienza. Se non è preso in considerazione, non ha in poche parole, un altra strada per emergere se non quella fisica. L’orgasmo arriva troppo presto o non arriva mai, il desiderio non si fa sentire ecc.
I sintomi delle difficoltà sessuali ci danno una grande occasione per entrare nel mondo interiore di una persona o di una relazione e sono proprio una chiave d’accesso per poter dar spazio a ciò che fino a quel momento non poteva essere comunicato, ma che ora chiedono veramente di essere prese in considerazione.
Spesso si possono avere sentimenti contrastanti: possiamo avere un sentimento che va nella direzione del desiderio e un altro che si oppone al desiderio. Può succedere che qualcosa crei una situazione di rancore all’interno della coppia. Nessuno dei due ha il coraggio di parlarne con l’altro e non si riescono ad affrontare i problemi che hanno creato questo rancore, che si fa sentire negli organi che, da soli, esprimono il rifiuto dell’altro.
Gli organi non sanno mentire ed esprimono proprio la parte silente, quella che non vorrebbe essere detta, che ha bisogno d’essere affrontata. I sentimenti di rancore, di sfiducia, di rabbia, di paura, di insicurezza, ecc… spaventano perché sembrano inaffrontabili.
Si può scoprire, ad esempio, che qualcosa si è modificato nell’equilibrio di una coppia semplicemente perché le persone crescono e cambiano nel corso della vita. Non se ne accorgono e quindi non riescono a ricostruire una nuova sintonia. E’ il caso, ad esempio dell’arrivo di un figlio, quando il partner può sentirsi trascurato e pieno di rancore per la dolorosa sensazione di non essere più importante. Inconsciamente cerca di nascondere queste emozioni anche a se stesso. Si rifugia nel lavoro, il conflitto si può presentare sotto forma di impotenza quando la moglie tenta un avvicinamento.
Possiamo affermare che un pensiero può essere nascosto alla coscienza, ma non al corpo. Gli organi non rispondono alla nostra volontà cosciente ma ai nostri bisogni inconsci.
Come può essere utile una psicoterapia di coppia?
- Nella psicoterapia emozioni e vissuti riprenderanno il loro posto nella coscienza, potranno essere accessibili ad un’elaborazione e ad un confronto con il partner, rendendo la coppia più forte e in grado di affrontare insieme le successive difficoltà che nella vita incontreranno.
- Certo, qualche volta, si può scoprire davvero che la distanza che si è creata è ormai incolmabile. Ad esempio, quando il patto segreto che aveva legato una coppia al suo inizio fondato sull’insicurezza e sull’immaturità. Col tempo può succedere che uno dei due riesca a riavviare il suo processo di crescita e di maturazione, mentre l’altro ha troppa paura e si rifiuta di seguirlo. Ma anche in questo caso si può scoprire che un aiuto è ancora possibile: quello di potersi separare liberi da eccessivi rancori o da eccessive paure.