TERAPIA  DI COPPIA

Come rompere lo schema dei soliti litigi.

Esistono una serie infinita di critiche e di motivi di rivendicazione nella coppia:

I rapporti con i suoceri. quando sono troppo presenti,  o troppo assenti. Troppo critici. Quando aiutano o non aiutano.

L’educazione dei figli chi è troppo lassista, e chi è troppo controllante ecc..

La gestione economica chi spende troppo,  chi vuole gestire tutto ecc.

Le situazioni che creano gelosia. chi è sempre in chat, chi non ha perdonato un tradimento, chi vive temendolo ecc…

Le critiche evidenti. “Mi trascuri sempre”, “come solito non mi aiuti”, “sei sempre in giro”.

I malintesi sessuali. Chi vuole fare di più l’amore,  chi di meno. Chi si sente pressato, chi si sente peccato, chi non riceve abbastanza attenzioni.

                                                                IMPARIAMO A LITIGARE BENE

Non è vero che i litigi distruggono la copia. Anzi le copie che non lo fanno mai si spengono.

Ma in qualche caso posso diventare un problema:

quando sono la spia di una situazione bloccata da cui non si sa come uscire.

        • All’inizio nello stato nascente,  la coppia si sente davvero unica, dotata di forze straordinarie, con capacità di affrontare il tempo le difficoltà in modo diverso. Non è superbia: inizialmente la coppia ha la possibilità di uscire dagli automatismi stereotipati che colpiscono quasi tutte le relazioni.
        • Solo che in effetti, nell’arco di un tempo più o meno lungo, spesso si finisce nel gran calderone dei conflitti insolubili.
        • Si diventa la classica coppia con argomenti “ a rischio”, sui quali si discute e si litiga sempre allo stesso modo, e si finisce con lo stesso finale in cui non si è risolto niente. Ci si è detto cose brutte e si è aggiunto al rapporto un altro tassello di rabbia e  di malessere. È sorprendente vedere come si cada, con frequenza, nelle stesse frasi negli stessi schemi deleteri.

                                                                       Provate a fare un buon litigio

      1. Non coinvolgente altri. La discussione il copia è un fatto privato e deve risolversi privatamente. Inutile e dannoso cercare rinforzi.
      1. Non discutete davanti figli. Litigare davanti a loro produce effetti negativi: li inquieta, Li terrorizza, insegna loro modalità.
      1. Non urlate. Se c’è animosità non si può evitare di Sant’Anna voce, ma bisogna evitare l’urlo perché rende tutto irrecuperabile.
      1. Non ricorrete all’insulto. Chi insulta ferisce, non può né avere ragione e né risolvere le cose. Si può discutere intensamente ma civilmente.
      1. Non discutete per sfogarvi. Molti cercano i litigi di coppia per sfogare tensioni frustrazioni in altri ambiti. Niente di più sbagliato.
    1. Fate elenco delle frasi che, durante le solite discussioni, emergono con consolante puntualità. Il consueto frasario che non riporta nessuna parte e avvelena il rapporto. Osservate, sia da solo sia con il partner, con un po’ di autoironia anche con la serietà di chi intende cambiare le cose.
    2. Mentalmente, trovare  sempre di tipo critico, ma costruttive e rispettose con cui sostituirle. La frecciata e insulti, devono essere eliminati, il sarcasmo può trasformarsi in un’analisi critica ben fatta e la provocazione richiesta lineare di attenzione si tratta di una preparazione dell’esame civile da usare quando ci sarà da discutere la prossima volta.
    3. Servono infatti parole nuove, espressioni in grado the sorprendere il tuo interlocutore, che possono aiutarvi a mantenere il controllo nei momenti più emotivi del confronto a fare nuovi ragionamenti. Può sembrare qualcosa di artificiale, ma in realtà è modo concreto per costruire, in stato di lucidità, hanno modo di comunicare

                                                          Un percorso di rinascita che potete fare assieme.

    1. Chiedere complicità       Discussioni litigi si fanno in due. Se affrontati in due, si risolvono prima e meglio. Chiedo al partner di seguirti nel cambiamento: potrebbe essere davvero la svolta giusta. Tuttavia, nonostante gli intenti, non è detto che uno ci riesca fin da subito. L’emotività e i pregiudizi possono essere più forti. Ma tu cambia ugualmente. A volte basta che cambi uno dei due.
    1. Uscite dall’automatismo.     Non aspettate ancora una discussione estrema. Orientate subito la mente, con determinazione, sulla frase: “la prossima volta finirà in modo “. E immaginate di imprimervela dentro di voi. Quando arriva la discussione, fate riferimento a quell’intento senza mollarlo mai. Pensatelo mentre discutete, impegnatevi ad argomentare in modo più lucido.
    1. Individuate lo schema sbagliato.    Ogni coppia ha i suoi litigi tipici. Individuare lo schema fisso: quando parte l’emotività, quando iniziano le frecciate, quando arrivano le solite frasi con il solito finale. Questo è l’automatismo in cui non dovete cadere, ed è necessario conoscerlo bene, per evitare di ricalcarlo come al solito

 

 Una cosa è certa: per uscire da queste situazioni bisogna volerlo.

    •  Voltare lo sguardo pensando che possono sistemarsi spinge quasi sempre:                                                                          instaurarsi cronico di un rapporto conflittuale, che fa male a tutti, figli compresi, oppure a una separazione mal gestita e piena d’astio. Qualsiasi coppia può avere momenti di aspro confronto, che però portano spesso a un risultato, al superamento del problema.

La prima cosa da fare è comprendere che questi scontri verbali, che vanno in scena sempre allo stesso modo, non sono semplici litigi, bensì la rappresentazione teatrale di un blocco psicologico di coppia.

È come se la coppia fosse un singolo organismo, una persona, e avesse dei “complessi” cioè dei problemi fissi che ruotano sempre intorno gli stessi temi

Dott.ssa Gussoni Nicoletta
Psicoterapeuta