Come superare il dolore di un abbandono

IL DOLORE PSICOLOGICO DELL’ABBANDONO

Il nostro occhio è troppo proiettato sull’esterno: “ Lui o lei mi ha lasciato, perché l’ha fatto? Non mi do pace?”

Aggrapparsi al passato ci rende vulnerabili e rende cronico il dolore.

 Ogni abbandono ripulisce l’anima e apre le porte a un nuovo inizio. 

La prima cosa da capire  è che quando veniamo lasciati, in realtà siamo noi che lasciamo un immagine di noi stessi che non è più funzionale. 

La sofferenza diventa  una fase naturale: 

  • Possiamo attivare uno sguardo interiore che percepisce i propri stati interni, facendo un vuoto senza giudicare. 
  • Altrimenti  il dolore continuerà a lungo, ciò che ci farà soffrire non sarà l’evento in sé, che è passato, ma l’orgoglio, cioè il nostro aggrapparci a quell’immagine di noi stessi ormai morta. 
  • Niente è per sempre. Tutto ciò che ci capita ha un valore funzionale. 

Anche l’abbandono: ha una funzione evolutiva, trasformativa.

Quando siamo ancorati alla nostra idea comincia l’inferno, perché rendiamo reale ciò che non è reale e nell’irreale non possiamo trovare soluzioni. Eppure la vita  è fatta di abbandoni: Il feto deve abbandonare la placenta iniziare a respirare poi camminare con le proprie gambe. 

L’idea di amore perenne è una malattia. Rendendolo permanente lo rendi artificiale. Impara a cedere. 

Chiediti :”Che rapporto era diventato se non ti sei nemmeno accorto che non gli piaci di più?” Vuol dire che il tuo sguardo era assente, era fissato altrove, sull’idea di un rapporto ideale. Quindi è una disperazione omologata. È una ferita del l’Ego. Ma è una ferita che prepara il prossimo sviluppo, se ci concediamo di accoglierla. 

Il dolore dell’abbandono arriva per spazzare via un identità che non ti appartiene, ti costringe a entrare in rapporto con le tue radici, con la parte di te che non vedi, che vive nel buio e ti crea. 

Se affidi la tua felicità a qualcuno ti perdi: l’abbandono ti fa riprendere in mano te stessa.

Se stai bene solo perché stare con qualcuno, allora si che c’è un problema!

 I disagi per fare il loro lavoro hanno bisogno della nostra resa. 

Non stai male perché lui ti ha lasciata, stai male perché il dolore in realtà ti libera da una relazione che ormai ti aveva stancato hai bisogno di trovare la tua nuova identità. Arrenditi e tutto inizierà a muoversi

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