Il significato psicosomatico delle patologie gastrointestinali
Cosa sta dicendo la tua pancia?
Il corpo parla attraverso i sintomi e l’apparato digerente è uno dei più loquaci.
Con piccoli e grandi disturbi comunica se riusciamo ad assimilare i rapporti con gli altri o se invece li respingiamo.
Coliti ricorrenti, difficoltà digestive, meteorismo, gastriti in pieno stress, periodi di stipsi. In tanti casi non dipendono da una lesione, ma dall’alterato funzionamento di uno o più organi, il cui sistema nervoso sta dando segnali di insofferenza. Prima di leggere simbolicamente il disturbo, però sottoponiti sempre a una valutazione medica.
I sintomi gastroenterici hanno una grande valenza preventiva. In molti casi anticipano la malattia, segnalano che dobbiamo cambiare stile di vita, alimentazione, relazioni. Perciò non trascurare i sintomi come se niente fosse, soltanto sopprimendoli con i farmaci, pur utili ma non sufficienti. Interpretiamo il loro messaggio e seguiamo le loro indicazioni.
Impara a dire di no eviterai tanta nausea e vomito
- Esprimi bene rabbia e contrarietà, eliminerai reflusso e bruciore
- Scegli meglio relazioni e professione e digerirai meglio
- Esprimi le tue fantasie nella coppia e rendi la tua morale meno rigida, eliminerai tante colite
Psicosomatica
La psicosomatica moderna, fin dalle sue origini nella prima metà del secolo scorso, cominciò studiando a fondo proprio le patologie gastriche e intestinali, per dimostrare ciò che la scienza occidentale stava ignorando .
- esiste un legame tra situazione psico-emotiva e sintomi organici. Non è l’unica parte del corpo dotata di capacità espressive, tutte lo sono, il sistema nevoso tramite il nervo vago e i plessi intestinali trova nel sistema gastrointestinale una via preferenziale per convogliare lo stress in eccesso e i problemi inconsci.
- questo apparato ci consente di accogliere acqua e cibo (il mondo esterno) di estrarne e assorbirne la parte nutritiva per farla diventare parte dell’organismo (l’essenza), e di scartarne e scaricarne la parte che non ci serve (scorie).
- E’ un processo attraverso il quale ci rinnoviamo e al contempo confermiamo la nostra organizzazione: ci permette di restare noi stessi pur continuando a cambiare. Si tratta dell’equivalente, del processo di sviluppo psichico,che prevede una continua trasformazione cioè il divenire, pur nella conferma della nostra identità cioè l’essere.
- La moderna psicologia lo definisce “sviluppo della personalità” o “processo di individuazione”. Quindi se la possibilità di affrontare la vita e di trasformarci secondo lanostra natura e le nostre esigenze viene impedito o troppo ostacolato, il canale alimentare manifesterà dei sintomi, che sono sia espressioni di squilibrio, di contrarietà e di sofferenza, sia di stimolo a superare la difficoltà stessa.
- Attraverso una difficoltà digestiva, spesso la nostra parte più profonda sta dicendo che c’è qualcosa che non riusciamo ad accettare, a far nostro, che sta ostacolando il nostro cammino.
- Con una stipsi cronica rivela che facciamo fatica a lasciar andare il passato, quel che non serve più; una colite frequente indica che non stiamo affrontando paure e conflitti irrisolti e che non accettiamo alcune parti del nostro essere.
- Comunicazioni che riguardano il nostro modo di evolvere e di affrontare la vita e la realtà circostante. Se impariamo a vivere ascoltando quel che ha da dire, difficilmente finiremo per sentirci bloccati o snaturati e la vita sarà un po’ meno faticosa
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