Cambiare: quando il cambiamento è difficile

IL CAMBIAMENTO

La maggior parte degli psicologi, ritiene che il cervello sia costituito da due sistemi indipendenti che lavorano in parallelo. Il lato emotivo, la parte istintiva, che prova dolore piacere, poi c’è il lato nazionale,  la parte che giudica e analizza, quella che guarda al futuro.

L’umanità è sempre stata consapevole della tensione fra di essi.

  • Platone scriveva: la parte razionale  tiene le redini di un cavallo ribelle.
  • Freud descrisse: “Es” egoista, il “Super io”, il coscienzioso “IO” che deve mediare tra i due.
  • Gli economisti comportamentali hanno definito le due istanze del sè come pianificatore e esecutore.

UTILIZZIAMO LA GUIDA per descrivere la parte razionale e l’ELEFANTE per descrivere il nostro lato emotivo

In sella all’elefante, la guida tiene le redini sembra esercitare il comando ma il suo controllo è precario, perché molto piccola in confronto agli elefanti. Molti di noi hanno fin troppa familiarità con la situazione in cui l’elefante ha la meglio sulla guida. La debolezza degli elefanti, il nostro lato emotivo istintivo, è chiara: l’elefante è pigro e incostante, spesso alla ricerca della gratificazione immediata invece di quella a lungo termine.

Quando gli sforzi per il cambiamento falliscono, di solito è colpa dell’ elefante, dato che spesso il cambiamento richiede sacrifici a breve termine per ottenere risultati nel lungo periodo.

Spesso i cambiamenti falliscono perché la guida non sa tenere l’elefante sulla strada abbastanza lungo per raggiungere la destinazione. Anche l’elefante a enormi punti di forza. L’emotività e il suo territorio d’elezione: l’amore, la compassione, l’empatia, la lealtà. Per chi vuole realizzare un cambiamento: è l’elefante quello che ottieni risultati. Per progredire verso un obiettivo, è necessaria l’energia e la tenacia dell’elefante.

La principale debolezza della guida: la tendenza a perdere tempo a pensare troppo. La sua analisi verte quasi sempre sugli elementi problematici, anziché sulle eccellenze. Se volete cambiare le cose, dovete fare appello a entrambi. La guida si occupa della pianificazione e della direzione, l’elefante fornisce energia.

Quindi, se in azienda riuscite a comunicare con le guide ma non con gli elefanti, il vostro team sarà competente ma non motivato. Se raggiungete i loro elefanti ma non la guida, avrete dipendenti motivati ma che non sanno dove andare. Quando guide e gli elefanti sono in disaccordo sulla direzione da prendere, sorge un problema. La guida può averla vinta temporaneamente, sentire le origini con forza e obbliga l’elefante alla sottomissione. Ma la guida non può rimanere a lungo in un tiro alla fune contro un animale enorme: presto o tardi esaurirà le energie.

Per modificare i comportamenti:

  • Indirizzare la guida: quella che sembra resistenza è spesso una mancanza di chiarezza. Quindi è importante dare istruzioni chiare e non equivoche.
  • Motivare l’elefante. Quella che sembra pigrizia è spesso stanchezza. E’ essenziale coinvolgere il lato emotivo delle persone. La guida non riesce ad imporsi con la forza molto a lungo.
  • Tracciare il percorso. Quello che sembra un problema di persone è spesso un problema di situazione. Dando forma al percorso aumenterete la probabilità di un cambiamento, qualunque cosa accada alla guida e all’elefante (effetto scodelle più piccole per il popcorn al cinema)

Come far scattare un cambiamento

Ciascuno ha un lato emotivo, l’elefante, e un lato razionale la Guida, dovete parlare ad entrambi. Spianare la strada perché abbiano successo. In breve, dovete fare tre cose:

  1. Indirizzare la guida.
  • Trovare le eccellenze. Indagate su ciò che funziona e clonatelo.
  • Sceneggiate le mosse decisive Non pensare alle grandi cose, pensate a comportamenti specifici.
  • Indicate la destinazione. Il cambiamento è più facile se sapete dove state andando e perché ne vale la pena.

2.    Motivare l’elefante.

  • Trovare il sentimento. Sapere qualcosa non basta a scatenare il cambiamento. Fate in modo che la gente provi un’emozione.
  • Minimizzare il cambiamento. Fate a pezzetti il cambiamento finché non smettete di far paura all’elefante.
  • Far crescere le persone. Coltivate un senso di identità e instillate una mentalità di crescita.

3. Tracciare il percorso.

  • Ottimizzare l’ambiente. Quando la situazione cambia, cambia il comportamento. Quindi voi dovete cambiare la situazione.
  • Costruire abitudine. Quando il comportamento è abituale, è gratis: non stanca la guida. Cercate modi per incentivare le buone abitudini.
  • Radunare il greggio. Il comportamento è contagioso: aiutatelo a propagarsi

Superare gli ostacoli

 

Problema: Cambierò domani

Consigli: minimizzate il cambiamento per poter cominciare oggi.

Se non potete cominciare oggi, fissata una stimolazione per domani.

Problema: la gente mi dice sempre non funzionerà.

Consigli: trovate un’eccellenza mi dimostri che può funzionare. C’è situazione che sia un fallimento al 100%. Come un terapista centrato sulla soluzione, cercate gli istanti di successo.

Potete creare a tavolino un successo che aiuti la vostra squadra cambiare mentalità?

Problema: so cosa dovrei fare, ma non lo sto facendo.

Consigli: saperlo non basta. Avete un problema di elefante.

Pensate al salvataggio in cinque minuti. Iniziare in piccolo può aiutarmi a superare la paura. Qual è la cosa più semplice che potete fare, in questo istante, che rappresenterebbe un piccolo passo verso l’obiettivo?

Cercate soluzioni del percorso. Come potete ottimizzare l’ambiente in modo da essere costretti a cambiare?

Il comportamento è contagioso. Coinvolgete altre persone in modo da rinforzarvi a vicenda.

 

Problema: le persone erano entusiaste ad inizio, ma poi abbiamo avuto momenti difficili e abbiamo perso l’energia.

Consigli: concentratevi sulla costruzione di abitudini. Quando create abitudine, ottenete il nuovo comportamento gratis, ed è meno probabile una ricaduta.

Motivate l’elefante rammentando alle persone quanto hanno ottenuto.

Insegnate la mentalità di crescita. Ogni successo passa attraverso momenti difficili. Ricordate di  non lasciarsi prendersi dal panico quando il gioco si fa duro. Non date l’elefante una scusa per arrendersi.

Iniziate a sviluppare la mentalità di crescita. Il progresso non è sempre facile: il successo richiede alcuni fallimenti lungo la strada. Non buttatevi giù a ogni cosa che va storta.

Problema: Tutti sembrano d’accordo che dobbiamo cambiare, ma poi non succede niente.

Consigli: ricordate, quella che somiglia a resistenza spesso è mancanza di chiarezza.

Non dimenticate il percorso. Ci sono ostacoli che potete rimuovere?

Potete trovare eccellenza che serve da modello per il comportamento desiderato

 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *