Amori finiti, puoi superarli senza soffrire

Amori finiti : puoi superarli senza soffrire troppo

Spesso in terapia viene riportato il dolore per un abbandono che fa star male“ Ho bisogno di lui o di lei”.

E’ possibile uscirne ?

il dolore serve a farci cambiare pelle, ad essere pronti per una nuova stagione.

Proprio in quei momenti è altro ciò di cui abbiamo bisogno: ritrovare la sorgente interiore della gioia di vivere.

La prospettiva da cui guardiamo le cose è la vera malattia, non il dolore dell’abbandono. Quando mettiamo in primo piano le nostre idee, i nostri giudizi, i nostri progetti, la nostalgia ci distrugge, “devo strare con lui o con lei …solo con lui sto bene ..ho bisogno di lei”.

Il dolore sta facendo un’altra cosa: sta sciogliendo il passato, sta distruggendo un identità fasulla che ci siamo costruiti e quindi sta preparando il nostro futuro. Quando le relazioni finiscono e devono andare via , noi dobbiamo lasciarle andare, è la natura.

E’ normale sentire il dolore, sta innescando la nostra metamorfosi, ci cura, la resistenza che opponiamo, impedisce al dolore di svolgere il suo compito.

Occorre mettere in primo piano il processo naturale.

Cercare di trattenere qualcuno che non ci vuole più può solo rendere cronica la sofferenza.

Spesso piangiamo la nostra idea di amore ideale che è andata in frantumi, piangiamo quella immagine di” bella coppia”. In realtà abbiamo bisogno di un altro nutrimento emotivo, che solo noi possiamo produrre.

Se la relazione è finita significa che occorre dare senso alla propria vita senza aspettare che sia l’altro a renderci felici.

Siamo noi la sorgente della nostra felicità, occorre accudire noi stessi, accogliere il dolore e aspettare il nuovo e l’abbandono sofferto si rivelerà la cosa migliore che ci poteva capitare.

Utilizzo delle Immagini nel percorso terapeutico

Le immagini ci cambiano la prospettiva.

Quando ci affidiamo a loro, smettiamo di voler mettere a posto le cose, di volerle capire e di voler rimediare.

Entriamo in un’altra prospettiva, più naturale, più fluida, in cui le cose accadono come devono accadere e il nostro compito non è giudicarle, controllarle, guidarle, cambiarle, ma accoglierle. La nostra anima sa cosa ci serve e con le immagini ci aiuta ad allinearci alle energie necessarie per soddisfare i nostri bisogni.

Quando soffriamo per un abbandono, allora, non dobbiamo pensare al passato.

Senza darci alcun compito occorre abbandonarsi a questa fantasia: immagina un animale ,nel suo territorio, con le sue azioni naturali. Giorno dopo giorno questa immagine attiverà le sostanze naturali dell’autoguarigione, portandoci in nuovi territori mentali, verso nuove energie, nuovi incontri e nuovi amori

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