Capita che le persone affrontino il proprio malessere psicologico in silenzio, attribuendone le cause a fattori immodificabili (es. sono fatto così…il mio carattere non si può cambiare…sono così a causa del mio passato…) o a fattori esterni in cui le situazioni e le relazioni con gli altri sembrano impossibili da modificare.Si accetta di soffrire e di rimanere in una dimensione di rassegnazione e di rabbia che col tempo produce un vero e proprio senso di malessere. Ma così le cose non possono cambiare
Il primo cambiamento passa attraverso la possibilità di condividere il proprio disagio, rivolgendosi a un professionista in uno spazio accogliente e non giudicante.
Dott.ssa Nicoletta Gussoni
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